L’esperienza di Daniela del blog duepertrefacinque alla Sacra di San Michele.
Monumento simbolo del Piemonte candidata a diventare Patrimonio Unesco.
È bellissima. La si vede svettare già dall’autostrada ed è davvero un coup de coeur, soprattutto se vi capiterà di viaggiare di notte e di vederla illuminata.
Oggi abbiamo chiesto alla nostra amica Daniela del blog duepertrefacinque di raccontarci la sua esperienza in Val Susa. Non vediamo l’ora di scoprire le sue avventure …
Avevamo visitato la Sacra di San Michele con le nostre figlie quando erano piccole. Qualche anno dopo, mio marito ed io, abbiamo deciso di ritornare in Val Susa in camper durante un week end a due a spasso per il territorio.
In quell’occasione abbiamo pensato di raggiungere il monastero in una modalità molto adrenalinica e spettacolare: tramite la via ferrata C.Giorda che porta proprio in cima al Monte Pirchiriano dove è situata la Sacra di San Michele.
La via ferrata C.Giorda
La Via ferrata è classificata come “moderatamente difficile”, presenta un dislivello di circa 600 metri ed è fattibile in circa 3,5 ore (tempo soggettivo). Si tratta di un percorso molto vario, con alcuni passaggi esposti, altri in parte nel bosco ed altri ancora con punti molto panoramici che garantiscono una vista spettacolare sulla Val di Susa.
Abbiamo percorso la via ferrata arrivando a destinazione senza grandi difficoltà consapevoli del fatto che, se non fossimo riusciti ad arrivare sino in cima, erano presenti alcune vie di fuga che permettevano di raggiungere la vetta anche tramite un sentiero normale nel bosco.
Il percorso si presenta a tappe, ben indicate dai cartelli
Ogni tappa è un “salto” che permette di guadagnare quota e di fermarsi a riposare su terrazze naturali dalle quali si ammira un paesaggio mozzafiato.
A circa metà percorso è stato costruito un ponte tibetano lungo circa una sessantina di metri che rappresenta uno dei momenti più spettacolari e divertenti di tutto il percorso.
La Sacra sarà ben visibile davanti a voi solo nella prima parte del percorso, poi sparirà per ricomparire solo alla fine, una volta raggiunta la somma del Monte Pirchiriano.
Una vera soddisfazione arrivare in cima e scorgere da lontano la sua sagoma. All’arrivo, impossibile non fermarsi per una visita dell’abbazia per completare la riuscita dell’escursione.
Da dove partire
Il punto di partenza della Ferrata è nel paese di Sant’Ambrogio. Si parcheggia l’auto in località Croce della Bell’Alda. Non c’è avvicinamento. L’attacco del sentiero è direttamente dal parcheggio ed è indicato dal grande cartello che presenta le caratteristiche della ferrata.
Ancora un consiglio di Daniela
Se siete in camper potete lasciare il mezzo proprio in quel punto: si tratta di un parcheggio sterrato ma in piano.
Non ci sono servizi ed è gratuito.
Ancora un grande grazie a Daniela per la sua disponibilità e speriamo che torni presto a raccontare la Val Susa!