Sacra di san Michele - arrivo

Cosa fare e dove andare per rilassarsi in Val Susa?

Flavia_ChiarelliLo abbiamo chiesto alla nostra amica Flavia Chiarelli, amante dello sport in montagna e del marketing tanto da esser riuscita a farlo diventare il proprio lavoro:consulente di sport marketing.

Le sue passioni e il suo lavoro ruotano attorno alle attività outdoor e agli sport “verticali”.
Ma cosa fare quando la neve, si fa ancora attendere?
O semplicemente si ha voglia di muovere le gambe e andare alla scoperta di un luogo dalla storia affascinante e al tempo stesso immerso nella natura?

Semplice, una bella passeggiata e visita alla Sacra di San Michele!

In un pomeriggio di inizio Gennaio, con in corso le vacanze prese d’assalto da sciatori e turisti in villeggiatura, sceglie di scendere dall’Alta Val di Susa, dove risiede e lavora, per trascorrere il suo tempo libero lentamente passeggiando e visitando la Sacra di San Michele.

Perché la Sacra di San Michele?

Da diverso tempo ho in mente di tornare a fare visita alla Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione Piemonte e candidata per diventare sito patrimonio Unesco, assieme ad altri insediamenti benedettini medievali in Italia.

La Sacra (come confidenzialmente viene chiamata da ogni abitante della Val di Susa) è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla Cima del Monte Pirichiriano, a 40 km da Torino.
La sua chiesa principale, risalente al XII secolo, contiene le spoglia di alcuni membri della famiglia reale di casa Savoia e, ancor prima dei suoi interni, è la sua sagoma dominante a renderla inconfondibile chiunque transiti lungo la Bassa Valle.

Questo incredibile edificio si inserisce all’interno della via Francigena ed è meta di pellegrinaggio lungo la linea sacra di San Michele, dall’Irlanda ad Israele passando per i più conosciuti Mont Saint-Michel, in Francia e  Monte Sant’Angelo, in Puglia.

Pronti, partenza, si parte per la Sacra!

Salita alla Sacra di San Michele - Val Susa Turismo

Il programma del mio pomeriggio è subito chiaro e di semplice attuazione: raggiungere la Sacra a piedi, per la via normale per essere in cima poco prima dell’imbrunire e godere di uno spettacolo unico. Il tramonto sulla Val di Susa, da una parte, e le luci di Torino, dall’altra.

Chi cammina in compagnia si rilassa meglio!

Quindi incontro a Susa, dove lavora e risiede, la mia amica Rossella Manes, insegnante di pilates e personal trainer ISSA. In una ventina di minuti raggiungiamo il paese di Sant’Ambrogio e la Parrocchia di San Giovanni Vincenzo.

Da qui una breve rampa dietro la Chiesa porta all’imbocco della mulattiera selciata.
La salita è intensa ma piuttosto semplice: lungo il percorso si incontrano le 15 stazioni della Via Crucis e seguendo la traccia si arriva in un’ora e mezza al Piazzale Croce Nera, dove c’è il parcheggio per chi arriva in auto.

Ogni scorcio del tragitto è un momento di stupore dinanzi al panorama che si apre davanti ai nostri occhi in questo speciale momento della giornata.

Tra un tornante e l’altro con Rossella iniziamo a rilassarci raccontandoci aneddoti esperienze legate al nostro  lavoro.

Scattiamo moltissime foto da varie angolazioni e così perdiamo la possibilità di visitare gli interni della Sacra, che nella stagione invernale chiude alle 17.00 ma non ci perdiamo d’animo e, nonostante il buio ormai fitto, affrontiamo munite di lampade frontali la discesa per lo stesso sentiero sino alle auto.

 

Dopo l’escusione, birra artigianale e prodotti a KM0 della Val Susa

La nostra esperienza si conclude con una sosta gastronomica al Birrificio San Michele, situato a Sant Ambrogio, dove litri di buonissima birra artigianale scorrono accompagnati da prelibatezze appositamente create dallo Chef con prodotti della Valle.