La Valle di Susa, da sempre considerata territorio di transito, è oggi protagonista di sperimentazione di innovative forme di accoglienza che diano risposta costruttiva ai fenomeni migratori che l’Europa, con in testa l’Italia, sta tentando di affrontare.
Se da un lato ci si confronta con una situazione emergenziale che attiene ai bisogno materiali dei richiedenti asilo, dall’altro spesso ci si dimentica che l’integrazione passa anche attraverso progetti che, usando linguaggi universali quali l’arte e la cultura, trasformano i problemi in vere e proprie opportunità di crescita per la cittadinanza.
Da questa idea nasce, “Quali Memorie per quali cittadini? – La Valle di Susa e le identità dei cittadini di seconda generazione”, progetto tra i dieci finanziati dal bando Polo del ‘900 indetto dalla Compagnia di San Paolo e promosso dal Centro Culturale Diocesano di Susa – capofila – insieme al Comune di Avigliana, Associazione Inoltra, Associazione Rete Italiana Cultura Popolare, Parchi delle Alpi Cozie e alcuni istituti superiori valsusini, cooperativa Orso.