Progetto: Via Francigena for all.

Accessibile, sostenibile, inclusivo.

 

La Via Francigena for all è un progetto della Regione Piemonte che ha l’ambizioso obiettivo di rendere uno dei più importanti cammini storici e culturali d’Europa fruibile anche da persone con disabilità.

In Piemonte sono stati adeguati due tratti, il percorso canavesano Ivrea-Viverone e la variante in Val di Susa Villar Focchiardo-Avigliana: ce lo raccontano Danilo Ragona, designer, e Luca Paiardi, architetto e tennista, entrambi in carrozzina .

Il progetto rende accessibile ai disabili uno dei sentieri più importanti d’Europa

 

La Via Francigena ha svolto un ruolo cruciale come collegamento tra il Nord Europa e Roma sin dal Medioevo, offrendo un percorso di oltre 1500 chilometri destinato a pellegrini, mercanti e soldati. Oggi, un ambizioso progetto mira a rendere la Via Francigena ancora più accessibile e inclusiva.

Il progetto, curato da Danilo e Luca, abbraccia un’ampia gamma di iniziative, dalla mappatura dei percorsi e delle strutture ricettive alla progettazione di aree sosta verdi e accessibili. L’obiettivo principale è trasformare la Via Francigena in un itinerario autenticamente inclusivo, eliminando barriere fisiche e linguistiche.

Attraverso la collaborazione con Chiese a porte aperte, sono stati resi accessibili 20 luoghi culturali lungo la Via Francigena. Un innovativo sistema di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata con smartphone e QR Code del patrimonio ecclesiastico offre un’esperienza interattiva ai visitatori.

L’inclusione è al centro del progetto, con l’eliminazione di gradini e barriere per consentire l’accesso a persone con disabilità motorie. Per garantire la fruibilità a persone non vedenti o sorde, sono stati implementati pannelli multisensoriali, audio e video nella lingua dei segni.

Luca sottolinea l’importanza di testare concretamente la fruibilità del percorso, verificando tappe, servizi e documentando l’esperienza con foto. Danilo aggiunge che testare la distribuzione dei punti informativi e l’accessibilità dei locali di ristoro e dei servizi igienici è stato fondamentale.

Il risultato finale è un progetto che va oltre l’apertura dei luoghi, aspirando a una vera e propria accessibilità per tutti. Invitando a visitare la Valle di Susa sulla Via Francigena e la sua rete sentieristica di oltre 1500 km, si scopre un paesaggio che sorprende e accoglie ogni viaggiatore.

Fonte: Articolo CORRIERE DELLA SERA 

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