La Via Francigena della media Valle di Susa: Una giornata da viversi in compagnia di un animale speciale, l’asino.
Un testimone e protagonista di una cultura che affonda le radici nel passato dei nostri nonni, splendido animale dalle grandi potenzialità, ma che ha rischiato nel recente passato di scomparire. e che noi vogliamo far riscoprire e valorizzare; compagno di viaggio con cui fare esperienza di condivisione della gioia ma anche della fatica del viaggio, di cura l’uno dell’altro; amico paziente con cui relazionarsi, con cui coccolarsi.
Si viaggerà quindi a fianco di 3 asini (Pippo, Rodolfo e Elvira) che potranno portare anche parte del bagaglio della giornata e questo offrirà anche l’occasione di riscoprire oggetti e gesti dimenticati come il basto. Caricare il basto è facile soltanto in apparenza: il peso deve essere distribuito con precisione sui due lati con gli oggetti pesanti in basso e quelli voluminosi in alto.
Camminando si dovrà sempre tenere conto dell’ingombro del carico soprattutto passando tra gli alberi o rasente ai muri delle vecchie borgate in mezzo al bosco.
Siamo propugnatori di una mobilità “morbida”, “lenta”, “sostenibile”… sono tante le definizioni, ma pensiamo che sia solo uno il significato e lasciamo che lo decliniate come volete voi!
Siamo fermamente consapevoli che la Natura che ci offre emozioni così belle, è singolarmente minacciata dalle attività umane di oggi, e non possiamo fare a meno di essere molto sensibili all’impatto del nostro lavoro. Minimo impatto sugli equilibri naturali: non ci può essere altra filosofia per il viaggiatore in montagna.
Dalla Piazza della Chiesa di Vaie, ci si dirigerà tramite la pista ciclabile di fondovalle verso il paese di Chiusa San Michele. Il luogo è famoso nella storia d’Italia e viene ricordato come “Clusae Longobardorum”.
Lo stemma del Comune rappresenta infatti le mura che i longobardi costruirono a difesa del confine del loro regno. Queste fortificazioni che sbarravano tutta la valle nel suo punto più stretto, videro la sconfitta, nel 773, del re longobardo Desiderio per opera di Carlo Magno. Alcuni frammenti di queste sono tutt’ora visibili, partendo dall’abitato. Dal centro del paese parte l’antica mulattiera che ci porterà alla Sacra di San Michele.
Per l’itinerario di ritorno il cammino prenderà le mosse dal Sentiero dei Franchi che percorreremo per arrivare a Vaie: si narra che il sentiero fu percorso la prima volta nel 773 dalle armate di Carlo Magno, per sorprendere alle spalle le truppe del re longobardo Desiderio, padre di Adelchi.
La Storia, il valore spirituale della Via Francigena e la Natura che la circonda rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa: pellegrini, ma anche sportivi e amanti della cultura.
Percorso/Tappe: Vaie – Chiusa San Michele – 503 – Sacra di San Michele – 561/SF – 504- Vaie
ora di ritrovo a Vaie: 9,00
ora di ritorno alle auto: 16,00
Difficoltà/Tipo di percorso: E (escursionistico)
Dislivello salita: + 600
Dislivello discesa: – 600
Equipaggiamento: L’autunno è una stagione piena di fascino, ma in montagna è facile trovare temperature basse, soprattutto sul far della sera. Si raccomanda un abbigliamento a strati con scarpe comode e calde, preferibilmente scarponi o pedule (sconsigliate scarpe da ginnastica o di altro genere), una mantellina per la pioggia o K-way.
Minimo partecipanti: 9
DATE E PARTENZE 2018:
30 SETTEMBRE 2018
QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA:
10 euro adulti, 3 euro ragazzi fino a 14 anni, gratis sotto i 6 anni;
numero minimo di 9 partecipanti per attivare l’escursione;
Prenotazione obbligatoria (entro due giorni prima dell’evento) al numero 320.4257106;
La quota comprende:
Accompagnamento da parte di una guida ambientale con l’ausilio di 3 animali da soma provvisti di basto per caricare parte degli zaini dei partecipanti.
La quota NON comprende:
pranzo al sacco (che rimane a carico dei partecipanti)
Per ISCRIZIONI e INFORMAZIONI:
Mario Cavallo
3204257106 – guide.parco.orsiera@ruparpiemonte.it