CARATTERISTICHE
Percorso – Da Susa a Chiusa San Michele (Km 36)
Durata pedalata: 5-6 ore
Difficoltà: adatto a biker preparato (BC) in alternativa consigliata E-bike
Distanza Tot.Km. : totale circa 36
Dislivello: D+ 900 circa
Tipo di percorso: strade ciclabili/sterrate/asfaltate
Tipo di bicicletta: Mtb/Gravel/E-bike
Obbligatorio: casco
Equipaggiamento: ciclismo turistico adeguato
DESCRIZIONE ITINERARIO
Fin dall’antichità la Valle di Susa è stata …
una delle aree privilegiate per il collegamento dell’Italia con l’oltralpe, grazie ai colli del Monginevro e del Moncenisio.
Il Medioevo ne ha sancito il ruolo di primo piano anche europeo, in quanto via di transito di mercanti, eserciti, nobili, uomini di Chiesa e pellegrini che dovevano raggiungere Roma, cuore della cristianità, o Santiago de Compostela,secolare meta religiosa.
Già nel 333 d.C. il Colle del Monginevro viene attraversato dall’anonimo autore dell’Itinerarium burdigalense (la più antica descrizione di un itinerario di pellegrinaggio cristiano) per raggiungere la Terra Santa: vengono annotate con precisione le mansio e le statio della Valle di Susa, alcune delle quali oggi importanti siti archeologici.
A partire dall’Alto Medioevo è il Colle del Moncenisio a diventare uno dei punti nevralgici della scena politica europea con la prima discesa in Italia di Carlo Magno, nel 773, per la Battaglia delle Chiuse contro i Longobardi, e il matrimonio della Comitissa Adelaide Manfredi con Oddone di Moriana-Savoia nel 1046, grazie al quale la dinastia sabauda entrò in Piemonte e quindi in Italia.
L’afflusso intenso di genti lungo la Via Francigena produsse una circolazione di idee e un costante scambio di saperi, lingue e religiosità che contribuirono allo sviluppo in valle di una vivacità culturale di impronta europea: sorsero monasteri di notorietà internazionale come l’Abbazia di Novalesa e la Sacra di San Michele, luoghi di culto di dimensione più locale come la Cripta di Celle, cappelle e centri cittadini sedi di mercato o luoghi di transito e di pedaggio obbligati come Susa, Bussoleno, Avigliana e Oulx.
Lungo il percorso nacquero hospitali, xenodochia, locande e alberghi come l’Ospedale di Passo del Moncenisio (fondato tra 814 e 825 d.C.), le locande di Novalesa e Bussoleno o luoghi di assistenza come la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, nota per le cure contro l’ergotismo. Castelli fortificati, caseforti e palazzi, che contraddistinguono molti paesi valsusini quali Oulx, Chiomonte, Susa, San Giorio, Chianocco, Bruzolo, sono oggi testimonianza del capillare controllo territoriale esercitato inoltre dal potere signorile lungo la valle, legato proprio all’importanza economica e commerciale che l’itinerario assunse nel tempo.
Percorrere oggi la Via Francigena in Valle di Susa significa intraprendere un viaggio alla scoperta di arte, natura e cultura, dove anche la cucina, i prodotti tipici di stagione, le sagre e le fi ere di antica tradizione sono tuttora viva espressione di identità del territorio.
È in questo panorama variegato e autentico che il percorso si snoda per oltre 170 km con due storiche varianti, a partire dal Moncenisio e dal Monginevro verso il fondovalle, sino alle porte di Torino: ai molti pellegrini ed escursionisti che attraversano la Via Francigena in Valle di Susa è offerta l’opportunità di riassaporare l’anima di questa terra e di ricostruire, attraverso un turismo dolce che rinfranchi lo spirito, la mente e il corpo, un mosaico culturale unico.
PEDALATA CONSIGLIATA DA FULVIO:
La partenza della pedalata e’ prevista da p.zza San Giusto sotto la Cattedrale di Susa e attraversando P.zza della Repubblica da C.so L.Couvert si percorre la Via Francigena seguendo il tracciato attraverso le Frazioni Braide e S.Giuliano per arrivare a Foresto e poi attraversiamo Bussoleno fino alla strada per Chianocco in zona Grange e all’incrocio con via 2 Giugno attraversiamo il ponte stretto per svoltare dopo 10 metri subito su una strada sterrata a destra che costeggia il Rio Prebech e seguendone il corso che costeggia la ferrovia arriviamo sempre su sterrato fino a rientrare su asfalto sulla via Umberto I che porta al centro di Bruzolo.
Seguendo sempre la cartellonistica attraversiamo S.Didero e dal centro di Borgone svoltiamo a destra per attraversare il ponte sulla Dora e prendiamo la ciclabile che dalle porte di Villarfocchiardo va in direzione di S.Antonino da dove in località Cresto parte una strada di circa 6 Km con pendenza media del 10% che ci porta dai 380 m. fino a superarre i 1000 m. in zona Borgata Folatone da dove si possono avere scorci bellissimi della nostra valle sia verso Torino con spesso vedute della Sacra di San Michele alzando lo sguardo, sia verso l’alta valle con il Rocciamelone sullo sfondo. A questo punto la strada sterrata sarà un dolce sali scendi sempre abbastanza ombreggiato fino a che arriviamo al Colle Braida (1007 m.) dove ci si può rifocillare volendo anche al Bar. Da qui parte in discesa la strada asfaltata (che va percorsa con attenzione perché stretta e battuta da automobili) che porta fino al Colle della Croce Nera (870 m.) dove ci sono i parcheggi ed è il punto di partenza verso la strada (non aperta alle auto) che porta all’ingresso dell’Abbazia che è il simbolo del Piemonte e speriamo diventi presto patrimonio UNESCO.
E’un percorso che mi piace fare almeno 1 o 2 volte all’anno che mi da sempre bellissime sensazioni e si può fare sia con la MTB che con la Gravel se si ha una gamba allenata, altrimenti consigliatissima la E-bike specie per la salita dal Cresto al Folatone che è sfiancante.
Dalla Sacra partono moltissimi sentieri adatti alla MTB (consigliato “il sentiero dei principi” che porta ai Bertassi) ma ricordarsi sempre che i pedoni hanno la precedenza e bisogna fermarsi quando si incrociano.
Se si volesse essere accompagnati in ogni Tour in Valle contattare GUIDE DISCOVERY VALSUSA: Tel. 3482310724