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Date(s) - 12/09/2021
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ARTE IN VIGNA– 2° edizione della “Festa del Baratuciat”
DIPINGERE,COME A MONTMARTE, TRA I FILARI DEL VITIGNO RARO BARATUCIAT E ALTRI VITIGNI AUTOCTONI VALSUSINI, COLLOCATI A MONTE DELLA CHIESA VECCHIA DEL TRUC DI ALMESE
Domenica 12 settembre dalle ore 10,00 alle 18,30 nella città di Almese si terrà la seconda edizione della Festa del Baratuciat, un vitigno raro, e di altri vitigni autoctoni della Val Susa.
Il Baratuciat – La storia della sua riscoperta
Baratuciat, iscritto nel 2008, presso il Ministero delle Politiche Agricole, nel registro dei vitigni atti a produrre uve da vino, chiamato così da sempre ad Almese, il suo nome non ha alcun significato linguistico.
Una storia, quella del vitigno, che viene da lontano: ne parla in forma scritta nel suo Bollettino Ampelografico del 1877, donato dopo la sua morte all’Università degli Studi di Torino, il Conte di Rovasenda e altri dopo di lui.
Un vitigno che si credeva estinto , ma a metà degli anni Novanta compaiono sulla scena le prime bottiglie di Baratuciat in purezza, prodotte in piccole quantità dall’appassionato viticoltore almesino Giorgio Falca.
In quegli anni aveva messo a dimora nelle sue vigne sulla collina dietro al borgo dove si trova il Ricetto con la sua Torre Medioevale, centocinquanta barbatelle ricavate dalle marze più belle che aveva nella “toppia” nel cortile di casa, una vite ancora rigogliosa, piantata dal nonno nel 1908 e miracolosamente sopravvissuta alla Filossera, che dal 1870 al 1935 distrusse praticamente tutti i vigneti in Europa. Negli anni Duemila Giorgio Falca si rivolse all’Università di Agraria di Grugliasco (TO) affinchè valutassero e studiassero meglio le potenzialità in vigna e cantina di questo vitigno molto promettente.
Nel 2008 , ha luogo ad Almese, alla presenza di Carlin Petrini e Paolo Massobrio, la presentazione della prima bottiglia di “Cianisot” ufficialmente e “de JURE” etichettata, studiata e vinificata in modo tradizionale con le sue uve presso la cantina sperimentale dell’Università presso Chieri. Oggi le bottiglie prodotte soprattutto nella versione “ferma”, ma anche come passito e metodo “champenois”, sono poco al di sotto di 20.000, con un potenziale calcolato che supera le 30.000 e una ventina di produttori totali. Un gran bel vino che proviene da un ricco vitigno con i pregi di essere rustico, robusto, lussureggiante, molto produttivo e non “domato”. L’uva è molto gradevole al palato, una delle sue caratteristiche è poi la longevità favorita dall’alto estratto secco , si presta bene a macerazioni lunghe e in affinamenti in legno e cemento.
12 settembre 2021 “Arte e Vigna” – Festa del Baratuciat
- L’iniziativa è organizzata dal viticoltore Giuliano Bosio e dall’Associazione Culturale Cumalè di Almese diretta da Virna Suppo.
- Luogo: Azienda Agricola Agriforest di Giuliano Bosio – Borgata Morando n.8 Almese (TO)
- Orari: 10.00- 20.00.
- Sede dell’evento è l’anfiteatro morenico tra i laghi di Avigliana, la Sacra di San Michele, i monti Rocca Sella e Musinè.
- La giornata inizia dalle ore 10,00 con la punzonatura delle tele degli artisti che dipingeranno tra i filari dei vitigni e dell’uliveto che per oltre due ettari circondano la tenuta agricola.
- È possibile arrivare sul luogo della manifestazione percorrendo la Passeggiata Storica partendo da Piazza Martiri della Libertà, la piazza principale di Almese, passando sul ponte del torrente Messa abbellito da una bellissima fioritura estiva, salendo fino alla Chiesa Vecchia che sovrasta la cittadina per arrivare in pochi minuti all’azienda agricola.
- Le persone partecipanti durante la giornata potranno assistere alla realizzazione delle opere en plein air, oppure fare una camminata di due km a/r per raggiungere il Santuario della Madonna della Neve, o seguire alle 17.00, il vignaiolo Giuliano Bosio che guiderà la visita ai vigneti e all’uliveto.
- Alle ore 18,00, all’inizio del tramonto sulla ValSusa, presso il terrazzo panoramico dell’azienda con vista laghi di Avigliana e Sacra di San Michele ci sarà una Merenda Sinoira, ossia cenetta nel dialetto piemontese, infatti si colloca proprio tra l’orario dello spuntino pomeridiano e quello del pasto serale, con degustazione di tre vini ( Baratuciat, Bequet e Avanà) e i classici prodotti acciughe al verde, uova sode, peperoni, formaggi d’alpeggio, salumi delle aziende valsusine, pane e grissini locali. Prezzo € 25,00
L’iniziativa ad invito e su prenotazione si terrà all’aperto nel pieno rispetto delle normative e Covid-19.
Info e prenotazioni: Merenda Sinoira- bosio.giuliano10@gmail.com – 3297503934
Arte in Vigna- Associazione Culturale Cumalè – cumale.ass@gmail.com Tel : 328 9161 589
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