Cinema in Verticale 2024,
giovedì 21 Marzo a Condove
Andrea Lanfri e il suo progetto “My 7 summits”
Ingresso gratuito
Giovedì 21 Marzo a Condove è l’ultimo appuntamento di Cinema in Verticale 2024 con Andrea Lanfri e il suo progetto “My 7 summits”
Cinema in Verticale proseguirà sino al 21 marzo proponendo altri due appuntamenti con incontri, film e documentari presentati e dibattuti con autori, protagonisti ed esperti, tutti ad ingresso gratuito.
La rassegna è una ANTEPRIMA del VALSUSA FILMFEST
la cui 28^ edizione si svolgerà nei mesi di marzo e aprile in diversi comuni della bassa e alta Valle di Susa
Cinema in Verticale è una rassegna sul cinema, la cultura e gli sport di montagna che propone eventi in anteprima del Valsusa Filmfest, storico festival cinematografico e culturale di comunità la cui 28^ edizione si svolgerà nei mesi di marzo e aprile in diversi comuni della bassa e alta Valle di Susa.
Prosegue GIOVEDÌ 21 marzo – ore 20:45 a Condove
Cinema comunale, Piazza Martiri della Libertà 13, CONDOVE (TO)
Ingresso libero
Giovedì 21 Marzo a Condove è l’ultimo appuntamento di Cinema in Verticale 2024 con Andrea Lanfri e il suo progetto “My 7 summits”
L’alpinista ed ex atleta paraolimpico Andrea Lanfri che, in dialogo con la giornalista Linda Cottino, presenterà “My 7 Summit”, il progetto di scalare le vette più alte di tutti continenti nonostante i suoi handicap fisici derivanti da una meningite fulminante che lo colpì otto anni fa privandolo delle gambe e di gran parte delle dita delle mani.Ex atleta paralimpico della nazionale di atletica leggera, oggi alpinista ed esploratore.
Nel 2015, a 29 anni, contrae la meningite con sepsi meningococcica, dopo un mese di coma perde entrambe le gambe e sette dita delle mani. Grazie alla forza di volontà e alla passione per lo sport nel giro di un anno torna alla sua vita di prima, avvicinandosi all’atletica Paralimpica, iniziando a correre con un paio di protesi in bra di carbonio, acquistate grazie a una raccolta fondi.
Primo atleta italiano con doppia amputazione agli arti inferiori a scendere sotto i 12 secondi nei 100 metri piani, conquista tre record italiani, due medaglie di bronzo, insieme ad un argento agli Europei, e un argento ai Mondiali 2017. Sempre in quell’anno c’è il ritorno su roccia, nell’arrampicata e nell’alpinismo, discipline già praticate prima della malattia. Nel 2018 inizia la sua preparazione con montagne superiori ai 5.000 mt.
È il primo atleta con pluriamputazioni a raggiungere gli 8849 metri di altitudine del Monte Everest. È il primo al mondo a praticare arrampicata libera e alpinismo anche da primo di cordata con 4 arti compromessi.
Detentore di svariati primati, come il più veloce miglio corso in quota, valido come Guinness World Record.
Ideatore del progetto”from0to0″ un evento sportivo unico al mondo mai intrapreso da un atleta paralimpico: bici, montagna e corsa; partendo e tornando al livello del mare dopo aver scalato una montagna, no stop.
Una storia di grande coraggio e di straordinaria determinazione, premiata con il raggiungimento di traguardi sportivi che sembravano impossibili.
Un atleta simbolo di vita e di un intero movimento sportivo nazionale.
Il suo sogno è quello di salire tutte le vette più alte dei 7 continenti, obiettivo per cui si sta allenando da anni.
“Il messaggio, è sempre quello. SE VUOI, PUOI! Per tutti quelli che come me hanno trovato un “intoppo” nella loro vita, si può sempre andare avanti. Sempre seguire i propri sogni. Io sono come prima della malattia. Anche nella mia testa mi vedo come prima, niente può cambiare questo mio modo di essere”.
Le 7 cime che Andrea Lanfri vuole scalare sono: Kilimangiaro in Africa, Denali in America settentrionale, Aconcagua in America meridionale, Monte Vinson in Antartide, Everest in Asia, Monte Bianco e Elbrus in Europa e Puncak Java e Monte Kosciuszko in Oceania.
Le sette vette (seven summits) sono considerate un traguardo dell’alpinismo, raggiunto per primo da Richard Bass nel 1985.
Andrea Lanfri è salito sulla cima del Monte Everest utilizzando solo due protesi in carbonio ai piedi e avvalendosi solo dei pollici alle mani.