A due ruote tra natura e cultura

La Valle di Susa si apre dalla piana di Torino verso i valichi del Moncenisio e del Monginevro, storici collegamenti tra l’Europa e il nord Italia. Lungo l’asse viario che sin dall’epoca romana ha contraddistinto la valle, nel medioevo si dipana un nuovo percorso e la nascita di piccoli borghi caratteristici lungo la via e la Dora Riparia. È qui che la Ciclovia prende forma ripercorrendo l’antico tracciato dell’Antica strada di Francia alternando l’itinerario tra prati e campi coltivati e piacevoli aree boscose. Nel progetto complessivo la Ciclovia Francigena tocca 15 comuni sino al Colle del Moncenisio, ora sono percorribili i primi 35 km che risalgono dal fondovalle fino a metà percorso, e attraversa borghi dalla storia antica, affianca castelli e parrocchiali dominati dall’alto dalla maestosa Abbazia della Sacra di San Michele. I centri storici di Avigliana e di Sant’Ambrogio meritano una deviazione dal percorso principale. Il suo percorso diventa anche un punto di partenza per i ciclisti più esperti e sportivi per raggiungere gli itinerari mtb o strada che si sviluppano lungo i versanti della Valle di Susa

DESCRIZIONE PERCORSO

La Ciclovia Francigena parte dal punto di vista logistico dalla stazione di Alpignano per poi attraversare la piana di Caselette e Almese circondata da campi coltivati e ampie aree prative che si estendono ai piedi del Monte Musinè.
Il ramo laterale che parte nei pressi del Lago Piccolo di Avigliana (con comodo parcheggio) permette di attraversare una zona paesaggisticamente unica del Parco Naturale dei Laghi e raggiungere piazza Conte Rosso, il cuore medioevale di Avigliana dominato dall’alto dal castello arduinico.
Lungo gli assi urbani della città si raggiunge l’area presso la Dora Riparia dove riparte la Ciclovia Francigena su sede propria sino a Sant’Ambrogio: il panorama su questo tratto vede protagonista la Sacra di San Michele (IX sec) che dall’alto del monte Pirchiriano seguirà sino a metà valle, mentre lo sguardo risale il monte Civrari e le verdeggianti montagne di Condove.
Si raggiunge Chiusa San Michele che rievoca la celebre Battaglia delle chiuse tra Carlo e i Longobardi, e infine Vaie con il sorprendente Museo e laboratorio della Preistoria. Da qui con un percorso immerso nel verde dei Mareschi si giunge a Sant’Antonino. La Ciclovia prosegue nuovamente tra ampi coltivi e prati sino a raggiungere Villar Focchiardo e spostandosi lungo la Dora ne costeggia il percorso sino ad incrociare una delle locande fortificate e note sin dal medioevo, la Cascina Roland il cui masso spaccato evoca la leggenda dell’Orlando Furioso. Il percorso prosegue lungo i margini prativi che costeggiano la sp24 sino a San Giorio di Susa dominato dallo splendido castello medioevale e dove merita una deviazione la visita della cappella del Conte con affreschi del XIV sec. La Ciclovia dopo aver nuovamente attraversato la Sp24 si innesta nuovamente nel tratto pedonale della Via Francigena e attraversa il centro medioevale di Bussoleno che con la Casa Aschieri e la Locanda medioevale della Croce Bianca ispirò il Borgo Medioevale di Torino. Si raggiunge così la stazione ferroviaria di Bussoleno, importante snodo per le tratte tra Torino e la Francia.

 

Caratteristiche percorso

  • Lunghezza 40,45 km
  • Durata 135 minuti
  • Salita – 169 m
  • Discesa 69m

1a Tappa

Caselette – Avigliana

3a Tappa

Avigliana – Sant’Ambrogio di Torino

2a Tappa

Laghi di Avigliana – Centro storico

4a Tappa

Sant’Ambrogio di Torino – Sant’Antonino di Susa

1a TAPPA

Caselette – Avigliana

CARATTERISTICHE

  • Difficolta’ T
  • Dislivello + 23 m
  • Dislivello – 25 m
  • Distanza 13 km
  • Punto partenza: FS Alpignano
  • Punto arrivo: Avigliana, incrocio variante Laghi
  • Distanza fino alla tappa 2: 1300 m

DESCRIZIONE ITINERARIO

Dalla stazione di Alpignano si raggiunge l’inizio della Ciclovia Francigena nell’ampia piana di Caselette e Almese circondata da campi coltivati e ampie aree prative ai piedi del Monte Musinè. Nei dintorni è possibile visitare, con deviazioni in area urbana, gli scavi archeologici delle ville romane, oppure il castello Cays e il Ricetto di San Mauro. Si prosegue costeggiando la Dora sino a raggiungere la diga e il ponte metallico nei pressi di Avigliana. Da qui è possibile raggiungere il centro storico su percorso urbano e riprendere la Ciclovia verso i Laghi di Avigliana.

2a TAPPA

Laghi di Avigliana – Centro storico

CARATTERISTICHE

  • Difficolta’ T
  • Dislivello + 23 m
  • Dislivello – 80 m
  • Distanza 6.95 km
  • Punto partenza: Avigliana Lago Piccolo
  • Punto arrivo: Avigliana, incrocio variante Laghi
  • Distanza fino alla tappa 3: 6950 m

DESCRIZIONE ITINERARIO

Il ramo collaterale prende il via nei pressi dell’area di parcheggio del Lago Piccolo, dove un chiosco con spiaggia e area attrezzata sono l’ideale per una per una sosta. La Ciclovia permette di costeggiare il lago, meta per appassionati di birdwatching grazie alla presenza della riserva naturale del Parco dei laghi di Avigliana. L’itinerario prosegue sino a raggiungere nei pressi di un semaforo la salita selciata che conduce alla porticata piazza Conte Rosso, il castello arduinico, la chiesa di San Giovanni e le case e le corti che riportano al cuore medioevale di Avigliana. Si discende lungo la strada acciottolata e si raggiunge il tratto urbano che conduce alla stazione ferroviaria e all’area commerciale dove accedere all’asse principale della Ciclovia Francigena.

3a TAPPA

Avigliana – Sant’Ambrogio di Torino

CARATTERISTICHE

  • Difficolta’ T
  • Dislivello + 31 m
  • Dislivello – 10 m
  • Distanza 7.55 km
  • Punto partenza: Avigliana, incrocio variante Laghi
  • Punto arrivo: Sant’Ambrogio, parcheggio ferrata
  • Distanza fino alla tappa 4: 7550 m

DESCRIZIONE ITINERARIO

Dall’area commerciale di Avigliana si prosegue su percorso dedicato lungo l’argine della Dora sino a raggiungere attraverso prati e campi coltivati sui quali domina il monte Pirchiriano con la Sacra di San Michele. La Ciclovia attraversa la sp25 nei pressi del parcheggio per la Via Ferrata C.Giorda e con una breve deviazione merita la visita il borgo medioevale di Sant’Ambrogio, noto per le paste di meliga, profumati biscotti di burro e farina di mais, e che conserva ancora le mura di cinta, la barocca parrocchiale di San Giovanni Vincenzo, il castello abbaziale presso i quali l’itinerario pedonale lungo la mulattiera secolare conduce alla Sacra di San Michele.

4a TAPPA

Sant’Ambrogio di Torino – Sant’Antonino di Susa

CARATTERISTICHE

  • Difficolta’ T
  • Dislivello + 33 m
  • Dislivello – 11 m
  • Distanza 6,15 km
  • Punto partenza: Sant’Ambrogio, parcheggio ferrata
  • Punto arrivo: Sant’Antonino
  • Distanza fino alla tappa 5: 6150 m

DESCRIZIONE ITINERARIO

Dal parcheggio della via ferrata per ascendere il monte Pirchiriano si prosegue su strada asfaltata, ma chiusa al traffico, che costeggia l’area attrezzata del Laghetto dei Camosci sino a Chiusa san Michele. Nei pressi del bicigrill alcuni itinerari escursionistici e anche pedalabili con e-mtb (e buon allenamento) permettono altresì di salire verso la Sacra di San Michele. Proseguendo è possibile con breve deviazione raggiungere la cappella di San Giuseppe dove scavi archeologici hanno messo in evidenza le Chiuse Longobarde luogo della celebre battaglia contro Carlo Magno. Proseguendo lungo la Ciclovia su strada asfaltata si raggiunge Vaie, noto per il suo Museo Laboratorio della Preistoria (con un bel percorso escursionistico ad anello per scoprire i preziosi ritrovamenti), e dove si possono degustare i fragranti a agrumati canestrelli di Vaie. Infine si raggiunge Sant’Antonino percorrendo un tratto che costeggia un canale di irrigazione nella zona ombrosa dei Mareschi e raggiungendo su tratto urbano il centro dove merita una sosta la parrocchiale di Sant’Antonino con affreschi del XIII sec.

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